“Quando ho incontrato il vicepresidente Scotta per discutere del mio ingresso in società, una delle prime cose che mi ha detto è stata: “Nei Gators c’è spazio per tutti. C’è sempre stato e dovrà essere sempre così”. Mi è piaciuta subito l’idea che i Gators fossero una casa per tutti, un porto sicuro dove poter essere se stessi, senza la paura di non essere abbastanza bravi o abbastanza alti. Ecco da dov’è nata l’idea della campagna pubblicitaria”.
Lorenzo Baravalle è emozionato mentre racconta l’idea ed il lavoro dietro l’immagine protagonista della nuova campagna iscrizioni, quella di un papà mentre tiene suo figlio sulle spalle, nel tentativo di farlo schiacciare come il suo idolo, Michael Jordan.
Dopo l’exploit sui canali social della società, l’immagine campeggia su un cartellone di 6 metri alle porte di Savigliano ed è già meta di selfie dei tifosi bianco-verdi.
“Quando s’inizia a giocare a basket si ha sempre un sogno” continua Baravalle, neoresponsabile della comunicazione Gators. “Il mio, per esempio, era quello di schiacciare, ma come diceva quel film White men can’t jump, non ci sono mai riuscito! Questo però non toglie nulla a quello che mi ha dato la pallacanestro e questo è proprio il messaggio che vorremmo passasse guardando quell’immagine: non importa quanto siano grandi i tuoi sogni, i Gators faranno di tutto per aiutarti a realizzarli e, anche se non ci riuscirai, gli Alligatori saranno lì per sostenerti.”
Gigi Toselli vive da sempre coi sogni e le aspettative dei tanti ragazzi che allena e quando ne parla apre le sue grandi mani, come se inconsapevolmente stesse provando a sorreggerli tutti in una sola volta: “Quando Mauri (Maurizio Ghigo, ora in forza al College Basket Borgomanero) è stato cercato da alcune delle più importanti squadre italiane, ero quasi più emozionato di lui. Ho visto nei suoi occhi germogliare la speranza che forse, un giorno, sarebbe potuto diventare un giocatore professionista e per me è stato più bello che vincere un campionato. È per vivere istanti così che facciamo gli allenatori.”
Maurizio è il primo iscritto Gators con ambizioni professionistiche, ma come si legge sul loro cartellone, i Gators credono nei sogni dei propri iscritti.
“Non bisogna però confondersi” tiene a precisare Toselli: “Per noi non è importante che più iscritti possibili diventino un giorno dei giocatori professionisti. Nel basket ci sono tante strade e i sogni sono infiniti: qualcuno magari sogna di diventare un coach, altri invece di diventare dirigenti e gestire una società, o di aiutare la società nelle attività di tutti i giorni, come fanno i giovani del GAG (Gruppo Animatori Gators), una “scuola” che abbiamo creato per formare animatori e perché no, futuri istruttori. Per qualcun’altro il sogno può essere invece segnare la tripla decisiva di una partita, non ci sono giudizi né discriminazione: noi abbiamo il dovere di costruire un ecosistema che permetta di coltivare speranze e obiettivi, senza pressioni, senza giudizi, ma dando il massimo supporto possibile. Riuscendoci, otterremo la nostra più grande vittoria.”
“Quando ho portato l’idea dei “sognatori” in società” racconta Baravalle “Nasari e Scotta se ne sono subito innamorati, ma la grande sfida era trasferire un concetto così grande e astratto in un’immagine concreta, che raccontasse tutto questo. È stato un processo molto naturale: una volta definito chiaramente il concetto, abbiamo subito capito che la campagna pubblicitaria non si sarebbe potuta esaurire con una sola immagine” svela Baravalle con un mezzo sorriso. “La campagna infatti è multi-soggetto: significa che Jordan è solo la prima di quattro immagini che usciranno nelle prossime settimane. Per chi ama il basket, la NBA è il massimo e ci sono immagini che sono rimaste impresse nella cornea di chiunque segua questo sport. Non posso rivelarvi nulla di più, perché vogliamo che sia una sorpresa per tutti, ma metteremo qualche indizio sui nostri canali social (Facebook: B.C. Gators; Instagram: gatorsbasket) tra qualche giorno.”
Viene da chiedersi se i protagonisti di questi nuovi e ancora inediti scatti saranno sempre gli stessi (Marco Nasari, responsabile del minibasket Gators, e suo figlio Leonardo): “Questa idea, questo concept dei sognatori lo vorremmo portare avanti nel futuro – continua la dirigenza - I prossimi tre scatti avranno altri soggetti, ma sempre membri dello staff tecnico Gators. Il massimo sarebbe avere anche altri ragazzi e genitori, in futuro, che si candidino per essere i protagonisti di altre iniziative che organizzeremo durante la stagione. La carne sul fuoco è, come sempre, molta: stiamo confermando tutti e nove i centri minibasket che abbiamo fuori da Savigliano, le squadre giovanili sono sempre di più, e anche il parco allenatori si è ulteriormente allargato, grazie all’arrivo di professionisti che ci permettono di poter fare cose nuove e alzare un pochino l’asticella. Inoltre, come ben sapete anche voi del Corriere, che ne avete dato notizia, per la prima volta ci sarà una squadra senior femminile: per il nostro direttivo è un grande passo nel futuro del nostro sport, che finalmente sta sempre più guardando anche alla componente femminile. È fondamentale ampliare la base, se vogliamo che il basket e le società crescano e non si spengano, come succede purtroppo in molti casi, soprattutto negli ultimi anni. La senior femminile Gators sta già crescendo, questa settimana inizieremo gli allenamenti e già abbiamo nuove giocatrici, oltre alle ragazze del gruppo iniziale: è la prova che basta smuovere le acque, perché i giovani rispondano presente! Non c’è limite ai nostri sogni, ne abbiamo tanti che vorremmo realizzare ed è per questo che la campagna iscrizioni che abbiamo lanciato parla anche a noi e non solo ai nostri ragazzi e ragazze.”
Scambiamo alcune impressioni con il Presidente Nasari.
- Presidente, a proposito di sogni, ce ne racconti uno che ha realizzato e uno che vorrebbe realizzare.
Se parliamo di sogni, il più grande realizzato finora è trovarsi alla guida di una società come i Gators, che ha appena festeggiato i primi dieci anni di vita, e che in un arco di tempo così breve può contare su più di 500 iscritti e ben 3 squadre senior. Se parliamo del futuro, mi piacerebbe che i Gators diventassero un punto di riferimento nella realtà sportiva regionale e un giorno chissà, anche a livello nazionale. Nel breve mi accontenterei di non avere mille grattacapi a causa degli spazi palestra insufficienti nei vari comuni (ndr. sorride).
- Qual è secondo lei la forza dei Gators?
Sicuramente la passione di tutto lo staff, a partire dalla dirigenza, per arrivare agli allenatori, agli istruttori e agli animatori. Tutti crediamo nel progetto Gators e in quello che facciamo e credo che questo venga percepito dai ragazzi e dalle loro famiglie.
- La prima squadra quest’anno è stata fermata sul più bello dal lockdown. La C Silver è un sogno realizzabile?
Assolutamente sì, quest’anno vorremmo continuare il percorso intrapreso la scorsa stagione; faremo il possibile per giocarci fino all’ultimo le nostre carte per raggiungere la promozione. Quest’anno le regole ci avrebbero permesso di iscriverci al campionato di Serie C Silver, ma dopo esserci confrontati coi ragazzi, abbiamo preferito restare in Serie D e provare a vincere un campionato per realizzare il sogno di capitan Sabena e compagni.
- Se chiude gli occhi, come vede i Gators tra dieci anni?
Vedo una società sana, innovativa ed in continua crescita, una prima squadra maschile in un campionato nazionale, composta da giocatori cresciuti nelle nostre giovanili ed un movimento giovanile maschile e femminile di prim’ordine. Una realtà ancora più impegnata nel sociale, supportata dalle varie amministrazioni del territorio in cui operiamo.
- Inviti tutti al palazzetto!
Se anche tu vuoi realizzare il tuo sogno, vieni a provare a giocare con noi allo sport più bello del mondo! Con l’inizio delle scuole riprenderanno anche i corsi Gators in tutti i paesi in cui operiamo! Non mancare! Realizza il tuo sogno con i Gators!
Ufficio Stampa Gators