
1) Ciao Jacky, cosa ti ha portato a lasciare l’Amatori Basket Savigliano?

E’ stata una decisione sofferta e maturata nell’arco dell’estate. L’anno scorso ho voluto approfittare dell’opportunità che mi è stata data di fare un campionato di serie D allenato da un grande coach, ma con la promozione dei Gators non ho avuto dubbi che avrei preferito giocare con l’unica squadra che sento veramente “mia”. E’ stato un piacere ritrovare vecchi compagni con cui non ho mai perso contatti e son contento della scelta fatta. Sostanzialmente quindi è stato lo spogliatoio a far pendere l’ago della bilancia verso i Gators; non che non mi trovassi bene a Savigliano, dove ho soltanto amici, ma penso che la scelta della società sia stata quella di far crescere i giovani e quindi mi son fatto da parte non sentendomi nel pieno del progetto. Infine, non avrei mai sopportato di giocare contro la mia ex squadra con la quale ho condiviso delle stagioni fantastiche.
2) Cosa pensi di questa nuova linea dei tre punti a 6,75?
Sinceramente pensavo portasse più differenze nella ripartizione dei tiri, ma alla fine ho notato che per un tiratore le percentuali non cambiano così tanto; è solo una questione di tecnica ed allenamento.
3) Che impressione ti stanno facendo i Gators, sia come squadra che come societa’?
Stanno superando le mie più rosee aspettative. Pensavo ad una stagione molto più complicata e faticosa mentre fortunatamente siamo riusciti ad ingranare subito. Detto questo, sono convinto che prima di Natale non saremo in grado di capire che classifica ci meritiamo. Infatti, ci aspetta una serie difficile di partite che ci farà capire veramente quali siano le nostre potenzialità. Per quanto riguarda la società ritengo lodevole l’impegno profuso dagli addetti ai lavori che son riusciti a creare dal nulla una società così intraprendente e innovativa.
4) L’anno scorso ci hai seguito in molte partite, la più emozionante?
Beh, senza dubbio quella di Dogliani, anche se, visto il risultato dell’andata, pensavo potesse essere più facile portarla a casa. Sono rientrato una settimana prima dall’Erasmus per poter vedere la vostra promozione e son stato ripagato. Lì ho capito quanto fossi legato a questo gruppo.
5) Per te, che arrivi già dalla serie D, pensi che il campionato di quest’anno sia più o meno competitivo di quello dell’anno scorso?
Per quel che ho visto finora penso che il livello si sia abbassato; l’impressione è che negli anni scorsi ci fossero più squadre attrezzate e impostate per una futura C2. Mi viene in mente l’anno scorso in cui c’erano Abet, Asti e Brabasket, tre corazzate che facevano campionato a parte. Penso a Savigliano, che secondo me è indebolita rispetto all’anno scorso, eppure potrà fare un campionato di più alto livello. Quest anno penso che il livello sia abbastanza omogeneo, la stessa Brabasket devo dire che non mi ha fatto una grande impressione; ovviamente sulla carta sono i più forti ma non troveranno vita facile, soprattutto contro squadre giovani.
6) Come giudichi la tua ex squadra quest’anno?
La ritengo una delle candidate al passaggio di categoria. Penso che sia un buon progetto, anche se un po’ forzato, e che possano fare molto bene: sono dotati di alcuni giocatori di talento e sarà fondamentale per loro avere un allenatore che riesca a gestire alcune “teste calde”. Inoltre, penso che con la cessione di Katende abbiano finalmente responsabilizzato Giorsino, che a mio parere può essere determinante a questi livelli. Faccio a loro un grosso in bocca al lupo!
7) Che campionato ti aspetti dai Gators?
Mi aspetto e mi auguro di continuare come abbiamo iniziato, migliorando di giornata in giornata. Inizialmente pensavo potessimo lottare tra l’ottavo e il dodicesimo posto mentre adesso, visto il livello delle altre squadre, son convinto che possiamo ritagliarci un posto ai playoff e lì dar fastidio a chiunque.
8) Anche per te, la solita ultima domanda, cosa pensi dell’intervista e dell’intervistatore?
Assolutamente un’ottima rubrica, seguita con dedizione e passione. Mi permetto solamente di fare una tirata di orecchie al tuo collega di penna Dalmax che, all’ultima uscita del pagellone, mi ha dimenticato. Scherzi a parte, complimenti a voi che rendete un servizio così efficiente e piacevole.
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