
Ritornano le interviste dell'Airone... l'appuntamento di questa settimana e' dedicato al nuovo addetto stampa dei Gators, che sta riscuotendo un grande successo tra i lettori del blog, il mitico Dalmax! La parola a lui e, come sempre, all'Airone...
1) Ciao Dalmax, da buon studente della facoltà di lettere, riassumi in pochissime righe i Gators!

Un saluto a tutti. Potrei riassumere i Gators come una società nuova e al tempo stesso innovativa, per la preminenza del divertimento e della passione rispetto al risultato e alla prestazione. Infatti offre la possibilità ai giocatori rimasti vacanti di poter continuare a praticare questo sport e al tempo stesso permette ai giovani un’esperienza in un campionato di livello. Inoltre è diretta da persone eccezionali e qualificate, gode di un clima di serenità e sta avendo un successo incredibile sul campo, in rete, in tribuna.
2) Quest’anno hai ricevuto l’incarico di addetto stampa, come ti trovi in questo ruolo?
Grazie a questo ruolo, posso realizzare concretamente una delle mie più grandi passioni, cioè la cronaca sportiva e la veste di opinionista. Il mondo editoriale mi ha sempre affascinato e sono contento di avere la possibilità di cominciare a farne parte, tanto più nell’ambito del basket. Non posso che ringraziare i Gators, che mi hanno offerto questa occasione e soprattutto hanno stima del mio lavoro, come dimostra l’ampia autonomia che mi concedono e la grande fiducia che esprimono nei miei confronti.
3) Hai creato una nuova rubrica, “Il Pagellone”, ci riassumi in breve l'idea che sta dietro questa rubrica ed il voto che le daresti finora?
Questa rubrica è nata casualmente durante un pranzo con alcuni componenti della società. Durante la conversazione, mi sono reso disponibile a ricoprire un ruolo di questo tipo e, assieme al Responsabile Gippo, è stata ideata questa rubrica, che da un lato realizza un progetto già a cuore alla società e dall’altro mi dà la possibilità di cimentarmi in un passatempo già praticato in passato, sebbene solo a livello verbale e scherzoso con gli amici. Per quanto riguarda l’attribuzione di un voto al Pagellone, è difficile per me assegnarlo. Forse sarebbe più esaustiva una valutazione dei lettori, magari una “Pagella della Pagella” da proporre a fine anno. In ogni caso, basandomi sulle impressioni personali, darei un voto più che positivo a questa rubrica. Infatti, se escludiamo le squadre delle primissime serie nazionali, credo che sia un’esclusiva e una novità assoluta del sito dei Gators, alla quale sono felice di contribuire. Inoltre i numerosi apprezzamenti e complimenti, espressi nei modi più disparati e non solo da persone strettamente legate al basket, oltre a rendere omaggio e lusingare il lavoro che svolgo, mi fanno ben pensare sul successo che sta conseguendo il Pagellone.
4) Hai ricevuto delle pressioni psicologiche dai Gators per l’assegnazione dei voti?
Assolutamente no. Talvolta ho ironizzato su questo argomento, per conservare quel clima di allegria e simpatia da sempre presente nel mio carattere e che mi trasmette il fantastico ambiente dei Gators. In ogni caso, ho ricevuto esclusivamente consigli e suggerimenti sia dagli addetti ai lavori che dai tifosi o spettatori. Ascolto volentieri queste considerazioni, perché concepisco questa rubrica come uno spazio libero in cui chiunque possa esprimere il suo pensiero. Tuttavia le considero come tali, facendone tesoro ma senza perdere di vista la mia professionalità, la mia personalità, la mia obbiettività e senza lasciarmi influenzare. Sono proprio queste caratteristiche che rendono gradevole la lettura delle pagelle, scritte in modo da essere, come ho detto in una delle edizioni, “opinabili ma non biasimabili”, per via dell’impegno e della dedizione con cui cerco di soddisfare il più possibile i miei lettori.
5) Preferisci scrivere l’articolo o fare il Pagellone?
Una domanda intrigante, a cui è difficile rispondere. Per quanto riguarda i tempi di ideazione, senza dubbio l’articolo è meno laborioso, pur essendo davvero appassionante da scrivere. Forse il Pagellone è l’elaborato in cui mi sento più protagonista. Uscendo dagli schemi e dai canoni che inevitabilmente un articolo deve avere, posso entrare più in contatto con i lettori, esprimere le mie opinioni condite da umorismo e sagacità. La novità poi che racchiude in sè questa rubrica, mi motiva ulteriormente a renderla sempre migliore e appetibile al pubblico. Certo è difficile entrare nella psicologia dei giocatori e immortalare scene particolari, però al tempo stesso è avvincente. Ogni giocatore, consapevole che si tratta di giudizi fini a se stessi e indipendenti dal rapporto di amicizia con il sottoscritto, può trovare nei miei commenti la valorizzazione della propria prestazione o un incoraggiamento e riflessioni per poter migliorare. Per i tifosi e per tutti, una visione sarcastica delle partite.
6) Quanto tempo dedichi a questo ruolo? In queste prime partite della stagione, ho avuto la fortuna di assisterti, ed ho notato che scrivi molte pagine di appunti...
Per prima cosa vorrei esprimere io la contentezza per la tua presenza in tribuna, che ha fruttato utili discussioni tattiche e confronti di vedute. Detto questo, per scrivere l’articolo impiego circa un’ora, mentre per le pagelle due, a volte tre ore. Per quanto riguarda l’articolo, il tempo pocanzi espresso è dovuto all’ideazione, all’effettiva stesura (che comporta anche la scelta dei termini più appropriati e più accattivanti) e infine ad un’attenta rilettura. Come hai giustamente notato, scrivo molte pagine di appunti. Questo perché voglio avere “in mano”, una volta tornato a casa, ogni dettaglio della partita, che rischierebbe altrimenti di andare perduto. In questo modo, mi propongo di inserire nell’articolo le emozioni e i momenti salienti del match, affinché coloro che non abbiano avuto la possibilità di assistere, possano immaginare al meglio l’andamento della gara; allo stesso tempo, gli spettatori presenti avranno modo di rievocare quegli attimi irripetibili. Per il Pagellone, invece, il tempo di gestazione è molto più lungo. Dapprima assegno i voti, poi scrivo le valutazioni, badando di attribuire a ciascuno un ampio periodo e lo stesso numero di righe, cercando di cogliere bene la singola performance. Infine sintetizzo con un aggettivo o un sostantivo la prestazione di ognuno, trovandone di nuovi ad ogni partita. Due lavori intensi, ma che faccio con estrema passione e dedizione, tanto più per una società e per persone strepitose.
7) Da nuovo arrivato, come ti sei trovato con la squadra e con i tifosi dei Gators?
Ho trovato subito un’accoglienza e un’affabilità incredibili. Un’estrema cordialità sia di persone a me care, con cui ho passato i momenti più importanti della mia vita nell’ambito del basket giocato, nonché amici fuori dal campo, ma anche da parte delle nuove conoscenze, che hanno fatto sì che mi sentissi subito a mio agio. Questo clima è insito alla società ed è una delle caratteristiche più edificanti dei suoi componenti.
8) Dai un voto all’intervista e al’’intervistatore?
INTERVISTA 9
Permette agli spettatori di conoscere meglio e a fondo i componenti dei Gators. Una rubrica davvero fantastica, volta a scoprire anche l’indole e le caratteristiche interiori degli intervistati. È uno dei punti di forza del sito e appassiona moltissimi lettori. EFFICIENTE.
INTERVISTATORE 9+
Sceglie con abilità le domande, ogni volta aderenti alla persona intervistata. Coglie gli aspetti più curiosi e importanti, suscitando interesse da parte del pubblico. Tutt’altro che banali e monotone, i quesiti contribuiscono a disegnare un ritratto impeccabile del personaggio. ARGUTO.
Inoltre, il nostro caro addetto stampa, ha agguinto questa domanda:
9) Sono in programma altre rubriche per il futuro?
È in cantiere un’altra rubrica inedita, alla quale sto lavorando in collaborazione con il DS Scotta e che uscirà nelle prossime settimane. Per ora preferisco mantenere riservato l’argomento, per non rovinare l’effetto sorpresa. Invito però i lettori a tenere d’occhio il sito….
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