venerdì 11 dicembre 2020

Ci vogliono gambe, talento e... cuore!

La Royal Rumble Gators è partita la scorsa settimana con grandi aspettative di divertimento, la speranza che i ragazzi avrebbero partecipato in massa e, bisogna ammetterlo, un po' di timore che non succedesse. Le puoi pensare tutte, video, grafiche, esercizi divertenti, ma non puoi controllare la volontà delle persone. E allora devi far affidamento su quello che hai visto durante i tanti anni in cui hai allenato questi ragazzi, in cui hai conosciuto il cuore di ognuno di loro. La prima sfida della Royal Rumble Gators (RRG) prevedeva di macinare chilometri: ogni chilometro percorso, non importa se camminando o correndo, valeva un punto per la propria squadra. Quando l'abbiamo immaginata e costruita volevamo spingere sulla voglia dei ragazzi di uscire e fare attività (sempre nel rispetto dei DPCM) all'aperto, ma ovviamente temevamo che quest'anno così difficile, non solo per i malati e per i lavoratori, ma anche per i giovani, avesse avvelenato anche la voglia di uscire all'aria aperta e fare una corsetta. Meglio la Play era una risposta che sarebbe potuta arrivare e che sicuramente molti genitori si sono sentiti dire in questi mesi.
Quello che è successo invece è stato l'opposto: fin dai primi due giorni non riuscivamo a credere ai numeri che leggevamo sui contapassi. Decine e decine di chilometri percorsi con la competitività alle stelle e la voglia di giocare per la propria squadra, come non succedeva da quasi un anno. Quando, a fine settimana, abbiamo letto i chilometri percorsi da tutte le 10 squadre partecipanti nei cinque giorni della sfida, siamo rimasti senza parole: 2834 chilometri complessivi, che per intenderci sono come arrivare a San Pietroburgo partendo da Savigliano, o correre più di 67 maratone.
Poi ci sono state due storie che ci hanno commosso: la prima è quella di Antonio, che a 12 anni ha corso in 4 ore quasi una mezza maratona (più di 20km), mentre la seconda è la storia di Andrea, che sebbene sia costretto in isolamento nella sua abitazione, non si è fatto abbattere dalle difficoltà oggettive che questa sfida presentava per lui e, in un giorno, ha percorso la bellezza di 12 chilometri, tutti nel proprio cortile di casa!!!!
Quando è arrivato lo screenshot del suo contapassi di giovedì ci siamo sentiti tutti presi a schiaffi da Andrea: se vuoi puoi. Andrea l'ha dimostrato in pieno.
Adesso però sotto con la seconda sfida: è arrivata la neve, si deve stare in casa, ma non temete. Non sarà meno faticosa.


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