venerdì 6 maggio 2011

IL PAGELLONE di Dalmax: Gators - Agnelli

Gara 2 amara per i Gators, che tuttavia hanno venduto cara la pelle. Tempo per riorganizzare le idee e ripartire più carichi che mai alla volta di Piossasco. Nella speranza che la mia rubrica possa far accantonare la delusione per il risultato, vi auguro buona lettura e……….GO GATORS!!!!



IL PAGELLONE:

AMBROGIO: 8+
Conferma di essere l’anima dei Gators in questo turno di playoff. Pronti, via e incendia ripetutamente la retina da fuori, in ogni posizione e contro ogni avversario. Per alcuni tratti della partita mostra onnipotenza cestistica e porta più volte gli Alligatori alla rimonta. Nella fase centrale viene marcato stretto e vengono meno per un attimo le sue realizzazioni, ma non si può chiedere di più a uno dei giocatori più rappresentativi. CACCIATORE DI TAGLIE.

BARUZZO: 7
Riesce sempre a scombinare le carte, stravolgendo la partita e portandola in direzione Cavallermaggiore. Le sue azioni in velocità tagliano come burro la retroguardia torinese, spettatrice delle sue invenzioni. Ciò che manca è un pizzico di continuità nel corso della sfida, che determina una prestazione ottima ma altalenante. Nel quarto finale grande personalità nell’assumersi responsabilità gravose. ALTALENANTE.

CERUTTI: 6+
Offuscata la luce del nostro play, soprattutto per la costante pressione messa in atto dagli avversari, davvero prestanti atleticamente. La manovra è più confusa rispetto alle partite precedenti e manca quella svolta decisiva per cercare la vittoria. Qualche palla persa di troppo fa il resto, senza però oscurare la sua fermezza nel sostenere i minuti topici dell’incontro con estrema calma. CONTRATTO.

GHIONE: 8+
Assieme ad Ambrogio è il terminale offensivo più pericoloso tra le fila bianco rosse. Un finale di stagione strepitoso, impreziosito da una delle migliori prestazioni stagionali. Purtroppo la squadra non lo asseconda a dovere e il nostro Alligatore si trova spesso solo a predicare nel deserto. Gara sensazionale che lo vede top scorer grazie a un’ampia gamma di realizzazioni, sia da fuori, sia da sotto, sia, come sempre, dalla lunetta. LETALE.

MARANO: 6
Non è serata per i nostri playmaker, oppressi a dismisura dagli avversari. Gioca comunque minuti di qualità, senza strafare e limitando le palle perse. Anche nella sua partita manca quel guizzo utile ad accendere la partita in prospettiva di una rimonta definitiva. Qualche buona iniziativa in attacco non viene premiata a dovere dalla sorte. C’è modo per rifarsi già sabato, in gara 3. CONTENUTO.

MISSENTI: 6/7
Un plauso alla sua grinta, costante in tutta la partita. Non molla mai e si butta su ogni pallone, senza nessun tipo di timore reverenziale. Qualche palla persa di troppo è più che giustificata da una caparbietà invidiabile, che il nostro Alligatore cerca di trasmettere alla squadra. Spettacolari le due triple che permettono ai Gators di inseguire il sogno della vittoria, nonché l’attenzione difensiva messa in campo. IMPETUOSO.

SABENA: 7+
È costretto a giocare una vera e propria battaglia, calato in trincea. I lunghi avversari di certo non fanno complimenti, sfruttando l’ampia permissività lasciata sui contatti. Tuttavia lui non si lascia intimidire, trovando canestri importanti in mezzo a due, tre avversari. Domina a rimbalzo, costituendo assieme a Scotta un baluardo insormontabile. Serve però maggiore iniziativa in attacco in gara 3. WRESTLER.

SARVIA: 6
La partita è tra le più difficili, ma il giovane Alligatore scende sul parquet con umiltà e spirito di sacrificio. In difesa è tenace e chiude ogni spazio, in attacco è sempre nel vivo del gioco, contribuendo all’esecuzione degli schemi. Alcuni tiri, tipici del suo repertorio, vengono “sputati” dal ferro. Nemmeno la fortuna assiste i minuti di Sarvia in quest’occasione. POSITIVO.

SCOTTA: 6/7
Performance meno incisiva rispetto a gara uno. Si assume molte responsabilità importanti, ma il tiro da fuori non vuol saperne di andare a segno. 6 stoppate e 11 rimbalzi rendono la sua partita di alto livello, come del resto i punti del pareggio nell’ultimo quarto. Anche quando non contribuisce in termini di punti, il suo apporto è notevolissimo nella gestione dei possessi e nella scelta giusta in ogni situazione. Ci vuole un ritorno ai fasti per gara 3. ORDINARIO.

ZUCCARELLI: 6/7
Si muove benissimo in attacco pur difettando di concretezza nella prima parte di gara. Anche lui si trova in mezzo a una bolgia di maglie blu e l’eccessiva battaglia fisica che ne consegue penalizza il nostro lungo, privandolo di eventuali tiri liberi. Nella seconda metà di gara cambia marcia e diventa protagonista di azioni fondamentali nella storia del match. Una buona performance, ma l’auspicio è che nella prossima gara offra il consueto apporto visto finora. ASTRATTO.

MONDINO-NASARI: 7-
Ancora una volta creano i presupposti per più di una rimonta, motivando i giocatori e gestendo benissimo le rotazioni e la stanchezza degli Alligatori. L’unica pecca è stata la mancanza di un rimedio efficace contro il cambio difensivo adottato da Agnelli, passati a una zona del tutto particolare. Giorni di riflessione per un riscatto in gara 3. SORPRESI.

TIFOSERIA AGNELLI: 9
Danno filo da torcere ai tifosi di casa. Si presentano al Palagators con batteria e uno strumento particolare, che crea un frastuono inenarrabile. Onore delle armi ai loro tifosi e medesimo voto. ATTREZZATA.

TIFOSERIA GATORS: 9
I sostenitori biancorossi accorrono numerosi sugli spalti, per sorreggere i propri giocatori. Capitanati da Colombano, vero dominatore in zona tamburi, i cori creano l’atmosfera perfetta per una sfida così importante. Trombette, percussioni e quant’altro completano l’orchestra. SONTUOSA.

VOTO SQUADRA: 6,5
Un plauso va fatto per l’orgoglio e la determinazione della formazione di Cavallermaggiore. Molte squadre si sarebbero arrese ben prima, mentre gli Alligatori hanno lottato fino alla fine, onorando la maglia e dimostrandosi mai domi, rimontando parziali pazzeschi e riaprendo la gara in diverse circostanze. Tuttavia restano in parte inspiegabili i blackout occorsi più di una volta durante l’incontro, che alla lunga sono costati la partita. Da migliorare questo approcio “manicheo” alla gara. SMEMORATA.

MIGLIOR AZIONE: Ambrogio, 4° periodo, 4° e 5° minuto
L’azione migliore di gara due è in realtà doppia e va segnalata sia per l’importanza del momento sia per l’abilità di realizzazione. Siamo infatti nei minuti decisivi dell’incontro e Agnelli conduce di 7. Ambrogio, senza paura, segna due triple in due azioni consecutive. La prima va a bersaglio dopo finta e contro finta. La seconda, in transizione, mostra l’audacia e la personalità del nostro
Alligatore. ON FIRE!

FOTO CURIOSA:

I lettori più attenti e gli appassionati di questa rubrica ricorderanno come nella gara di andata della stagione regolare avesse destato perplessità una tifosa di Agnelli, impegnata a leggere un libro durante una partita così avvincente. Ebbene, come potete vedere dopo l’intera stagione la passione letteraria è rimasta intatta, mentre il fascino del basket sembra essere ancora estraneo. CONTROCORRENTE.
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Marco Dalmasso

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