Gabry Giorgianni è diventato uno di noi sul campo e fuori dal campo. Con i suoi modi pacati, piacevoli non poteva non far breccia nella nostra società.
E’ arrivato a Savigliano qualche anno fa come medico. Si occupa di vaccini. Molti di voi lo avranno conosciuto proprio perché, andando a vaccinarsi o portando i propri figli a fare i vari vaccini, l’incontro con lui, breve ma accurato, era indispensabile.
Dietro il camice bianco batte, da sempre, un cuore a forma di palla da basket.
Così da medico appena atterrato a Savigliano, interrogando i suoi piccoli pazienti, ha cominciato a sentir parlare dei Gators.
E si è proposto. Nel suo curriculum sportivo un recente passato da dirigente e da coach nella squadra della sua città la Mens Sana Mascalucia. Non ce lo siamo fatti scappare e il tempo ci ha dato ragione.
Ha allenato per due stagioni i ragazzi del 2005, disputando i campionati gold regionali e piazzandosi sempre molto bene.
Nonostante lo scorso anno il suo lavoro di medico sia stato particolarmente faticoso causa epidemia covid, non ha mai smesso di essere un pilastro per i Gators.
Tanto che nella scorsa stagione ha allenato la nostra squadra di serie D. E’ stato un anno complesso. I giocatori Senior, a parte Nasari e Marengo, non hanno potuto giocare causa Covid. Giorgianni non si è scoraggiato, anzi, ha portato avanti con successo un progetto di crescita dei giovani che, nonostante fossero alla prima esperienza in un campionato così importante, sono stati per lunghi periodi in testa alla classifica e si sono giocati, nell’ultima partita della stagione, la promozione. Grazie al suo lavoro e alla sua lungimiranza tanti giovani quest’anno sono preparati e agguerriti per disputare un campionato di serie D da protagonisti.
Ora però, per il nostro coach, è tempo di saluti. Si, perché, e ci congratuliamo con lui, ha vinto un concorso che lo porta a svolgere la sua professione nella sua nativa Catania. Insomma, Gabri Giorgianni torna a casa.
Siamo orgogliosi di averlo accolto nella nostra casa in questi anni, gli auguriamo il meglio per la sua vita professionale, personale e sportiva e lo ringraziamo per quanto fatto in questi due anni, sia dal punto di vista sportivo, che, soprattutto, da quello umano. Siamo sicuri che la sua società, riaccogliendolo, riacquisterà un pilastro importante.
Casa Gators sarà comunque sempre aperta, dovesse mai ripensarci!
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